Trattamento dell'ipertensione, scompenso cardiaco e nella profilassi dell'infarto miocardico e ictus: Ramipril


Il Ramipril è un farmaco antipertensivo che appartiene alla categoria degli ACE inibitori e trova indicazione nel trattamento dell'ipertensione di grado lieve e moderato, nello scompenso cardiaco congestizio, nei pazienti in cui si è verificato un evento di infarto del miocardio, per prevenire sia eventi di infarto che ictus e, in caso di necessità, nelle procedure di rivascolarizzazione. Il Ramipril può essere somministrato in monoterapia o combinato con altri farmaci antipertensivi come per esempio i diuretici.

Posologia e modo di somministrazione - Nel trattamento dell'ipertensione e dello scompenso cardiaco il Ramipril viene somministrato inizialmente alla dose di 1,25 mg al giorno, dose che può essere aumentata fino ad un massimo di 10 mg al giorno. La dose abituale è di 2,5-5 mg 1 volta al giorno.
Nella profilassi di ictus ed eventi cardiovascolari la dose iniziale di Ramipril da somministrare è di 2,5 mg 1 volta al giorno, dopo 1 settimana questa dose aumenta a 5 mg 1 volta al giorno e nel corso di 3 settimane si raggiunge la dose di 10 mg 1 volta al giorno.
Per quanto riguarda la profilassi a seguito di infarto del miocardio nel periodo che va da 3° a 10° giorno dall'evento cardiovascolare la dose iniziale di Ramipril da somministrare è di 2,5 mg 2 volte al giorno, e dopo 2 giorni 5 mg 2 volte al giorno; la dose di mantenimento è di 2,5-5 mg 2 volte al giorno.
Nel caso in cui la dose iniziale di 2,5 mg di Ramipril non fosse ben tollerata è possibile frazionare la dose in 1,25 mg 2 volte al giorno per due giorni, per poi aumentare a 2,5 mg 2 volte al giorno e poi 5 mg 2 volte al giorno.

Effetti indesiderati - Il più comune effetto indesiderato che si verifica nel corso del trattamento con Ramipril è la tosse secca e persistente che si manifesta in modo più marcato nelle ore notturne, mentre si è sdraiati, con incidenza maggiore nelle donne rispetto agli uomini. Sempre a carico dell'apparato respiratorio si possono osservare anche se più raramente bronchite, broncospasmo, dispnea, sinusite e congestione nasale.
Con Ramipril si possono verificare seppur raramente eventi indesiderati di lieve entità come cefalea, sonnolenza, stordimento, capogiri, nervosismo, sensazione d'ansia e reazioni più gravi come angina pectoris, aritmie cardiache, ipotensione grave e peggioramento del fenomeno di Raynaud.

Controindicazioni e avvertenze - L'uso di Ramipril è controindicato in pazienti che presentano ipersensibilità agli ACE-inibitori, con insufficienza renale e con angioedema.
Cautela deve essere prestata alla somministrazione di Ramipril nei pazienti con insufficienza epatica.
L'uso di Ramipril è sconsigliato durante la gravidanza e nel periodo dell'allattamento.

Interazioni - Il Ramipril interagisce con : 1) Acido Acetilsalicilico ( riduzione dell'effetto antipertensivo e aumento della tossicità renale ); 2) Antinfiammatori non-steroidei ( riduzione dell'efficacia del Ramipril ); 3) Ciclosporina ( possibile insufficienza renale acuta ); 4) diuretici dell'ansa e tiazidici ( possibile ipotensione ortostatica ); 4) diuretici risparmiatori di potassio e potassio ( possibile iperpotassiemia ); 5) Litio ( tossicità da Litio che si manifesta con tremori, sensazione di sete e confusione ).(Xagena_2009)

Nomi commerciali - Ramipril: Norapril, Quark, Triatec, Unipril; Ramipril + diuretici: Idroquark, Prilace, Triatec HCT, Uniprildiur.

Fonte: Guida all’uso dei farmaci, V Edizione



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