Trattamento dell'ipercolesterolemia primaria: Rosuvastatina
La Rosuvastatina è un inibitore competitivo dell'enzima HMG- CoA reduttasi, responsabile della sintesi di colesterolo a livello epatico.
La Rosuvastatina trova indicazione nel trattamento dell'ipercolesterolemia primaria, dell'ipercolesterolemia familiare omozigote.
La Rosuvastatina può essere somministrata nei pazienti che non hanno risposto in modo adeguato alla dieta o ad altre misure adottate per ridurre i livelli di colesterolo LDL.
Posologia e modo di somministrazione - Nel trattamento dell'ipercolesterolemia primaria la Rosuvastatina viene somministrata, all'inizio del trattamento, alla dose di 5 mg, 1 volta al giorno; dose che, se necessario, può essere aumentata ad intervalli di 4 settimane fino a 20 mg, 1 volta al giorno; solo nel caso di pazienti con ipercolesterolemia grave ad alto rischio cardiovascolare, dopo altre 4 settimane, la dose di Rosuvastatina può essere aumentata a 40 mg, sotto supervisione del medico specialista.
Nei pazienti con insufficienza renale la posologia da seguire è di 5 mg di Rosuvastatina, all'inizio della terapia, se la clearance della creatinina è inferiore a 60 ml/minuto deve essere evitata di somministrare della dose di 40 mg; mentre è sconsigliato l'uso se la clearance della creatinina è inferiore a 30 ml/minuto.
Effetti indesiderati - Nel corso del trattamento con Rosuvastatina comuni sono gli effetti indesiderati che possono verificarsi a carico del sistema nervoso come mal di testa e vertigini; dell'apparato gastrointestinale come stipsi, nausea, dolore addominale e dell'apparato muscolo-scheletrico come la mialgia.
Si possono verificare anche eventi avversi a carico del fegato, con un aumento, dose-correlato, delle transaminasi, che nella maggior parte dei casi è lieve e transitorio. Raramente sempre a carico del fegato possono manifestarsi ittero epatico ed epatite.
Raramente possono comparire artralgia, miositi, rabdomiolisi, proteinuria e pancreatite.
Controindicazioni e avvertenze - L'uso di Rosuvastatina è controindicato nei soggetti che manifestano ipersensibilità al principio attivo o ad uno degli eccipienti.
La somministrazione di Rosuvastatina è controindicata nei pazienti con epatopatia in fase attiva, in pazienti che presentano una grave compromissione della funzionalità renale, e nei pazienti con miopatia o che presentano fattori di rischio per la miopatia o la rabdomiolisi, come per esempio storia familiare o tossicità neuromuscolare.
L'uso di Rosuvastatina è controindicato nelle donne in gravidanza, poiché il colesterolo risulta essenziale per lo sviluppo del feto, quindi con l'inibizione della sua biosintesi da parte delle statine potrebbero verificarsi alterazioni nello sviluppo fetale. La Rosuvastatina è controindicata, inoltre, durante il periodo dell'allattamento.
Interazioni - La Rosuvastatina interagisce con: 1) antiacidi ( riduzione dell'assorbimento di Rosuvastatina ); 2) Eritromicina ( riduzione della concentrazione plasmatica di Rosuvastatina ); 3) anticoagulanti ( aumento dell'effetto anticoagulante delle cumarine ); 4) Estrogeni ( aumento della concentrazione plasmatica di Etinilestradiolo ); 5) Progestinici ( aumento della concentrazione plasmatica di Norgestrel ); 6) succo di pompelmo ( aumento della concentrazione plasmatica delle statine ).(Xagena_2010)
Nomi commerciali - Crestor, Provisacor, Simestat.
Fonte: Guida all’uso dei farmaci, V Edizione
Farma2010 Cardio2010