Trattamento delle affezioni erpetiche: Inosina pranobex


L'Inosina pranobex, o Metisoprinolo, è un farmaco antivirale, immunomodulatore che ha come meccanismo d'azione l'inibizione di virus a DNA e RNA; trova indicazione nel trattamento delle affezioni erpetiche, in particolare infezioni da Herpes simplex mucocutaneo e panencefalite subacuta sclerosante ( PESS ) ritenuta una complicanza tardiva dell'infezione provocata dal virus del morbillo. Inoltre l'Inosina trova indicazione nel trattamento adiuvante dei condilomi genitali.

Posologia e modo di somministrazione - Nel trattamento dell'Herpes simplex mucocutaneo l'Inosina viene somministrata alla dose di 1 g, 4 volte al giorno per 7-14 giorni.
Il trattamento adiuvante dei condilomi genitali segue una posologia di 1 g di Inosina pranobex, 3 volte al giorno per 14-28 giorni
Nella panencefalite subacuta sclerosante vengono somministrati 50-100 mg/kg di Inosina pranobex, al giorno da suddividere in 6 dosi.
La durata della terapia varia in base al tipo di affezione, ma in generale si consiglia di prolungare il trattamento per almeno 2 giorni dopo la scomparsa dei sintomi.

Effetti indesiderati - L'effetto indesiderato che più comunemente si può riscontrare nel corso del trattamento con Inosina pranobex è l'incremento, che risulta reversibile con l'interruzione della terapia, delle concentrazioni di acido urico sia sierico che urinario, dovuto al metabolismo della molecola.
Meno frequentemente si possono manifestare nausea, vomito, malessere epigastrico, cefalea vertigini, rash cutaneo, prurito e astenia.
Raramente possono comparire diarrea, stitichezza, ansia, alterazioni del sonno e poliuria.

Controindicazioni e avvertenze - L'uso di Inosina pranobex è controindicato nei soggetti che manifestano accertata ipersensibilità al farmaco.
Dal momento che l'Inosina pranobex viene metabolizzata ad acido urico, cautela deve essere prestata nel trattamento di pazienti con insufficienza renale e in caso di gotta o iperuricemia.
L'uso di Inosina pranobex è controindicato in donne in gravidanza, mentre, dal momento che il farmaco si ritrova nel plasma a concentrazioni molto basse, la sua somministrazione non costituisce alcun problema durante il periodo dell'allattamento.
Durante il trattamento con Inosina pranobex è opportuno evitare l'associazione contemporanea di farmaci cortisonici, antilinfocitari che potrebbero interferire negativamente sull'efficacia farmacologica dell'antivirale. (Xagena_2009)

Nomi commerciali - Inosina pranobex: Viruxan.


Fonte: Guida all’uso dei farmaci, V Edizione



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