Tumore del polmone: l’associazione Bevacizumab ed Erlotinib non ha migliorato la sopravvivenza


Uno studio randomizzato di fase III, BeTa Lung, che stava valutando Bevacizumab ( Avastin ), associato ad Erlotinib ( Tarceva ) nei pazienti con carcinoma polmonare non a piccole cellule in fase avanzata, la cui malattia era progredita dopo chemioterapia a base di Platino, non ha incontrato l’endpoint primario di miglioramento della sopravvivenza generale, rispetto alla combinazione Erlotinib e placebo.
Tuttavia, è emersa una chiara evidenza di attività clinica con miglioramento degli endpoint secondari di sopravvivenza libera da progressione e di percentuale di risposta.

La sopravvivenza mediana è risultata simile in entrambi i bracci dello studio BeTa Lung.

Avastin è attualmente approvato come trattamento di prima linea in combinazione con Carboplatino e Paclitaxel nei pazienti con carcinoma polmonare non a piccole cellule, non-squamoso, avanzato.

Tarceva è attualmente approvato come trattamento per i pazienti con carcinoma polmonare non a piccole cellule in fase avanzata, con progressione della malattia nonostante il trattamento con almeno un chemioterapico.

Un secondo studio ( ATLAS ) sta valutando la combinazione di Bevacizumab e di Erlotinib, come una potenziale terapia di mantenimento di prima linea per i pazienti con tumore del polmone non a piccole cellule, avanzato, in cui la malattia non è progredita dopo iniziale trattamento con Bevacizumab in combinazione con la chemioterapia. ( Xagena_2008)

Fonte: Genentech, 2008

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