I regimi a base di Telaprevir sono associati ad un’alta, sostenuta, risposta virologica nei pazienti con epatite C
Uno studio di fase II ha mostrato che più dell’80% dei pazienti con epatite C raggiungono una risposta virale sostenuta dopo trattamento con un farmaco sperimentale, Telaprevir, somministrato 2 volte die.
Telaprevir è un inibitore della proteasi.
Lo studio C208 ha valutato regimi terapeutici basati su Telaprevir, somministrato ogni 12 ore ( 1125 mg, 2 volte die ), rispetto ogni 8 ore ( 750 mg, 3 volte die ).
Hanno preso parte allo studio 161 pazienti con infezione da HCV genotipo 1, naive al trattamento.
I pazienti sono stati anche trattati con PegInterferone alfa-2a ( Pegasys ) o PegInterferone alfa-2b ( PegIntron ) e Ribavirina.
La percentuale di risposta virologica sostenuta è stata dell’82 e dell’83% nei pazienti trattati con il regime a base di Telaprevir 2 volte die ( PegIntron e Pegasys, rispettivamente ) e dell’81 e dell’85% nei pazienti trattati con il regime a base di Telaprevir 3 volte die ( PegIntron e Pegasys, rispettivamente ).
Nella maggioranza dei pazienti queste risposte virologiche sostenute sono state ottenute con un regime a base di Telaprevir di 24 settimane.
I più comuni eventi avversi riportati tra i pazienti dello studio C208 sono stati: prurito, nausea, rash, anemia, malattia simil-influenzale, fatigue, e cefalea.
L’incidenza di eventi avversi è risultata simile tra i pazienti trattati con il regime a base di Telaprevir.
L’incidenza di gravi eventi avversi, che hanno indotto ad un’interruzione permanente del trattamento, è stati pari al 5% [ rash ( 3% ) e anemia ( 2% ) ].
Fonte: Vertex Pharmaceuticals, 2009
XagenaHeadlines2009