Atorvastatina riduce la probabilità di un secondo ictus nei pazienti con ictus


Uno studio disegnato con l’obiettivo di esaminare i benefici della riduzione dei lipidi nei pazienti con ictus ha dimostrato che i pazienti con un precedente ictus o TIA ( attacco ischemico transitorio ) che assumono Atorvastatina ( Lipitor/Torvast ) ad alto dosaggio riducono la probabilità di andare incontro ad un altro ictus.

Nello studio SPARCL ( Stroke Prevention by Aggressive Reduction in Cholesterol Levels ) sono stati arruolati 4.731 pazienti senza alcuna storia di malattia coronarica e che avevano sofferto di un ictus o di un TIA nei 6 mesi precedenti l’arruolamento.

Il periodo osservazionale dello studio è stato in media di 4.6 anni.

I pazienti che presentavano al basale livelli di colesterolo mediamente elevati sono stati assegnati al trattamento con Atorvastatina 80mg/die, oppure placebo.

L’Atorvastatina ha ridotto il rischio di un secondo ictus del 16%, e di eventi cardiaci ( infarto miocardico, morte cardiaca, arresto cardiaco resuscitato ) del 35%, rispetto al placebo.

I pazienti, trattati con Atorvastatina, hanno presentato una riduzione del 22% del rischio di ictus ischemico, mentre è stato osservato un aumento del 2,3% di ictus emorragico nel gruppo Atorvastatina contro l’1,4% del gruppo placebo.

Non c’è stata differenza riguardo al numero dei pazienti morti tra i due gruppi di trattamento.

Nello studio SPARCL, l’Atorvastatina è risultata ben tollerata.

L’incidenza di reazioni avverse, come l’innalzamento dei valori degli enzimi epatici, debolezza muscolare o rabdomiolisi, è risultata bassa.

Fonte: The New England Journal of Medicine, 2006

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