Anastrazolo superiore al Tamoxifene nella prevenzione delle recidive di tumore alla mammella nelle donne in post-menopausa ER+


Nel corso del San Antonio Breast Cancer Symposium sono stati presentati nuovi e definitivi dati dello studio ATAC ( Arimidex, Tamoxifen, Alone or in Combination ).

Anastrazolo ( Arimidex ) riduce il rischio di tumore della mammella nelle donne in post-menopausa, ormono-sensibili, con carcinoma mammario in fase iniziale.

La terapia ormonale standard nelle donne in post-menopausa con tumore alla mammella localizzato e positive per il recettore degli estrogeni ( ER + ) è rappresentata dal Tamoxifene.
Il farmaco deve essere assunto per 5 anni, ma la comparsa di recidive e di effetti indesiderati ne limita l’impiego.

L’inibitore dell’aromatasi, Anastrazolo è stato confrontato con il Tamoxifene in 9.366 donne in postmenopausa.

Dopo un periodo di follow-up medio di 68 mesi, Anastrazolo ha prolungato in modo significativo la sopravvivenza libera da malattia ( 575 eventi con Anastrazolo versus 651 con Tamoxifene, hazard ratio, HR = 0,87; p = 0,01 ), ed il tempo alla recidiva ( 402 verus 498; p = 0,0005 ).

Inoltre Anastrazolo ha ridotto le metastasi a distanza ( 324 versus 375, p = 0,04 ) e l’incidenza dei tumori alla mammella controlaterali ( riduzione del 42%, p = 0,01 ).

Il trattamento con Anastrazolo è risultato associato ad una minore percentuale di interruzioni del trattamento, e a più pochi effetti indesiderati rispetto al Tamoxifene, soprattutto problemi ginecologici ed eventi vascolari.
E’ stato invece osservato tra le pazienti trattate con Anastrazolo un aumento dell’artralgia e delle fratture.

Secondo gli Autori Anastrazolo dovrebbe essere preferito al Tamoxifene nel trattamento iniziale delle donne in postmenopausa con tumore alla mammella localizzato ER+.

Fonte: The Lancet, 2004

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