Trattamento dell'osteoporosi postmenopausale e della malattia di Paget: Calcitonina


La Calcitonina di salmone, un ormone ottenuto mediante la tecnica del DNA ricombinante, agisce inibendo gli osteoclasti e attivando gli osteoblasti; inoltre la Calcitonina aumenta l'escrezione renale di Calcio.
La Calcitonina trova indicazione nel trattamento dell'ipercalcemia provocata da neoplasie, da iperparatiroidismo e da intossicazione da Vitamina-D.
La Calcitonina è indicata anche nel trattamento della malattia di Paget e nell'osteoporosi postmenopausale.
La Calcitonina può essere somministrata nelle donne in cui i bifosfonati non sono adatti.

Posologia e modo di somministrazione - Nel trattamento dell'ipercalcemia associata a neoplasia la Calcitonina viene somministrata, negli adulti, per iniezione sottocutanea o intramuscolare, seguendo la posologia di 100 unità, ogni 6-8 ore, fino ad una dose massima di 400 unità. In situazioni di emergenza la Calcitonina può essere somministrata alla dose di 10 unità/kg in 6 ore per infusione endovenosa.
Nel trattamento della malattia di Paget 50 unità di Calcitonina vengono somministrate, 3 volte alla settimana, fino ad un massimo di 100 unità, al giorno, dose da aggiustare in base alla risposta della paziente.
Nel trattamento dell'osteoporosi postmenopausale, la Calcitonina viene somministrata per via nasale, 200 unità, al giorno, in associazione ad integratori a case di calcio e Vitamina D.
Nella prevenzione della perdita ossea acuta che si verifica in seguito ad immobilità improvvisa, la Calcitonina viene somministrata per via sottocutanea o per iniezione intramuscolare, 100 unità al giorno da frazionare in 1-2 somministrazioni, per 2-4 settimane; dopo ripristino della mobilità la dose deve essere ridotta a 50 unità al giorno, fino a raggiungimento della piena mobilità.

Effetti indesiderati - La nausea, con e senza vomito, è il principale effetto indesiderato riscontrato con la somministrazione di Calcitonina, eventi questi che si manifestano soprattutto all'inizio della terapia con e che tendono a regredire, nel tempo, o se le iniezioni di Calcitonina vengono eseguite alla sera, dopo i pasti.
Un evento indesiderato molto comune che si può verificare con Calcitonina è l'arrossamento della pelle del volto o della parte superiore del corpo, che può essere dovuto all'effetto farmacologico e non ad una reazione allergica; questo effetto può comparire entro i primi 20 minuti dalla somministrazione.
Meno comunemente possono manifestarsi vertigini, cefalea, dolore muscoloscheletrico, diuresi.

Controindicazioni e avvertenze - L'uso di Calcitonina è controindicata nei soggetti con ipersensibilità al principio attivo o agli eccipienti contenuti nella formulazione.
Inoltre la Calcitonina è controindicata nei pazienti con ipocalcemia.
Cautela deve essere prestata all'uso di Calcitonina nei pazienti con insufficienza renale, scompenso cardiaco e in pazienti che presentano ipersensibilità generalizzata e reazioni di tipo allergico.
L'uso di Calcitonina è controindicata nelle donne in gravidanza e durante il periodo dell'allattamento.

Interazioni - La Calcitonina interagisce con: 1) glicosidi cardiaci o calcioantagonisti ( effetto farmacologico modificato a causa dei cambiamenti nelle concentrazioni cellulari di elettroliti ); 2) bifosfonati ( effetto additivo sul riassorbimento osseo ). ( Xagena_2009 )

Nomi commerciali - Calcitonina Sandoz


Fonte: Guida all’uso dei farmaci, V Edizione



Farma2009 Endo2009