Trattamento della retinite da Citomegalovirus: Valganciclovir


Il Valganciclovir cloridrato è un profarmaco del Ganciclovir, agisce come inibitore della sintesi del DNA nei virus erpetici, risultando più specifico contro il Citomegalovirus ( CMV ).
Il Valganciclovir trova indicazione nel trattamento iniziale, di induzione, e di mantenimento della retinite da Citomegalovirus che colpisce i pazienti con AIDS e nella profilassi delle infezioni da Citomegalovirus nei pazienti sottoposti a trapianto di organo solido.

Posologia e modo di somministrazione - Nel trattamento della retinite da Citomegalovirus il Valganciclovir viene somministrato all'inizio della terapia alla dose di 900 mg, 2 volte al giorno per un periodo di 21 giorni, poi nella terapia di mantenimento la posologia da seguire è di 900 mg, 1 volta al giorno, se la retinite dovesse peggiorare è opportuno ripetere il trattamento iniziale.
Per i pazienti sottoposti a trapianto d'organo, la terapia di profilassi per le infezioni da CMV con Valganciclovir è di 900 mg, 1 volta al giorno per 100 giorni, la terapia deve essere iniziata entro 10 giorni dal trapianto.
La dose di 900 mg, in compresse, da somministrare 2 volte al giorno è equivalente terapeuticamente a 5 mg/Kg di Ganciclovir, 2 volte al giorno somministrati per via endovenosa.
Nei bambini e adolescenti l'uso di Valganciclovir è sconsigliato.

Effetti indesiderati - Gli effetti indesiderati che più frequentemente si possono verificare con il Ganciclovir, possono riscontrarsi anche con il Valganciclovir, sia nella terapia di induzione che in quella di mantenimento e sono: neutropenia, anemia, trombocitopenia, funzionalità epatica alterata, disturbi del metabolismo e della nutrizione come diminuzione dell'appetito e perdita di peso.
Comunemente possono manifestarsi disturbi del sistema nervoso centrale come cefalea, neuropatia periferica, insonnia, parestesia; disturbi oculari come edema maculare, distacco della retina, alterazione della vista; tosse; disturbi dell'apparato gastrointestinale come diarrea, nausea, vomito, dolore addominale e candidosi orale.
Alla formulazione orale di Valganciclovir è associata un rischio maggiore di diarrea, rispetto al Ganciclovir somministrato per via endovenosa.

Controindicazioni e avvertenze - Il Valganciclovir è controindicato nei pazienti con accertata ipersensibilità al farmaco e agli eccipienti contenuti nella formulazione, nei bambini e negli adolescenti.
Cautela deve essere prestata all'uso di Valganciclovir in pazienti sottoposti a radioterapia e con emocitopenia preesistente, in cui si raccomanda, nel corso di terapia, un controllo dell'emocromo. In caso di insufficienza renale la posologia deve essere adeguata sulla base dei valori di clearance della creatinina.
L'uso di Valagnciclovir è controindicato nelle donne in gravidanza, studi su animale hanno dimostrato che il farmaco ha proprietà mutagene e teratogene; è controindicato inoltre durante il periodo dell'allattamento poiché il suo metabolita attivo, il Ganciclovir, con ogni probabilità viene escreto nel latte materno.

Interazioni - Poiché il Valganciclovir viene rapidamente metabolizzato a Ganciclovir, le interazioni farmacologiche riguardano il metabolita attivo: 1) Probenecid ( riduzione dell'escrezione renale di Ganciclovir, con conseguente aumento della concentrazione plasmatica e del rischio di tossicità di Ganciclovir ); 2) antibiotici ( aumento del rischio di convulsioni ); 3) Didanosina ( aumento della concentrazione plasmatica di Didanosina ); 4) Zidovudina ( potenziale mielosoppressione con neutropenia ed anemia ).(Xagena_2009)

Nomi commerciali - Valganciclovir: Valcyte, Darilin.

Fonte: Guida all’uso dei farmaci, V Edizione



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