Prevenzione e trattamento dell'osteoporosi: Acido Alendronico
L'Acido Alendronico, appartiene alla classe dei bifosfonati, agisce inibendo il riassorbimento osseo, aumentando la densità minerale ossea. L'Acido Alendronico trova indicazione nella prevenzione e nel trattamento dell'osteoporosi.
Posologia e modo di somministrazione - Nel trattamento dell'osteoporosi postmenopausale l'Acido Alendronico viene somministrato alla dose di 10 mg al giorno, o in un'unica dose di 70 mg, 1 volta alla settimana, per via orale.
Nella prevenzione dell'osteoporosi l'Acido Alendronico viene somministrato alla dose di 5 mg al giorno, per via orale.
Nella prevenzione e nel trattamento dell'osteoporosi indotta da corticosteroidi si somministrano 5 mg al giorno di Acido Alendronico, 10 mg/die, nelle donne in postmenopausa non-sottoposte a terapia ormonale sostitutiva.
Nel trattamento dell'osteoporosi che colpisce l'uomo, l'Acido Alendronico viene somministrato alla dose di 10 mg/die.
L'Acido Alendronico deve essere assunto con acqua, a stomaco vuoto, almeno 30 minuti prima della colazione e di altri farmaci; il paziente deve inoltre mantenere una postura eretta, non sdraiarsi dopo l'assunzione del farmaco.
Effetti indesiderati - Gli effetti indesiderati che possono manifestarsi comunemente nel corso di trattamento con Acido Alendronico sono: dolore addominale, reflusso gastroesofageo, stipsi o diarrea, flatulenza e disturbi esofagei. Questi ultimi comprendono: esofagite, erosioni esofagee, bruciore epigastrico, dolore alla deglutizione, dolore retrosternale. I pazienti che manifestano questi sintomi devono interrompere la terapia con Acido Alendronico.
Eventi avversi comuni sono anche: cefalea e dolori muscolo-scheletrici di natura ossea, muscolare o articolare.
Raramente nel corso di trattamento con Acido Alendronico possono comparire gravi reazioni cutanee e osteonecrosi della mandibola.
Controindicazioni e avvertenze - L' utilizzo di Acido Alendronico è controindicato in pazienti con patologie esofagee e con altre anomalie che ritardano lo svuotamento esofageo, come stenosi e acalasia.
Cautela deve essere prestata alla somministrazione di Acido Alendronico in pazienti con disfagia, gastrite, in pazienti con insufficienza renale in cui si consiglia di sospendere la terapia con Acido Alendronico se la clearance della creatinina è inferiore a 35 ml/minuto.
Prima di iniziare il trattamento è consigliabile correggere eventuali squilibri del metabolismo minerale di Calcio e Vitamina-D; è consigliato durante il trattamento controllare la calcemia.
A scopo preventivo, per evitare il rischio di osteonecrosi della mandibola, sebbene raro, è opportuno un controllo odontoiatrico prima del trattamento.
L'uso di Acido Alendronico è controindicato nelle donne in gravidanza e durante il periodo di allattamento.
Interazioni - L'Acido Alendronico può interagire con: 1) aminoglicosidi ( aumento del rischio di ipocalcemia ); 2) Ferro ( riduzione dell'assorbimento dell'Acido Alendronico ); 3) integratori di Calcio, antiacidi ( interferiscono con assorbimento dell'Acido Alendronico ). ( Xagena_2009 )
Nomi commerciali - Adronat, Alendros, Alendronato EG, Alenic, Doryx, Fosamax, Genalen, Dronal, Porodron, Glamor, Nofrattil, Realen, Loss
Fonte: Guida all’uso dei farmaci, V Edizione
Farma2009 Endo2009