Trattamento dei dolori reumatici, nevralgie, mialgie e dolori provocati da traumi: Acido Mefenamico


L’Acido Mefenamico è un farmaco utilizzato in patologie come l'artrite reumatoide, compresa l'artrite reumatoide idiopatica giovanile e le artriti degenerative nelle quali viene richiesta sia un'azione antinfiammatoria che analgesica.
Come antidolorifico l'Acido Mefenamico ha indicazione negli stati dolorosi lievi e moderati, acuti e cronici di diversa natura come: dolori reumatici, nevralgie, mialgie e dolori provocati da traumi, interventi operatori ed estrazioni dentali.
Risulta efficace anche per la dismenorrea e menorragia.

Posologia e modo di somministrazione - L’Acido Mefenamico è fornito in capsule molli da 500 mg. Il dosaggio iniziale negli adulti è di 2 capsule, il dosaggio di mantenimento è di 1 capsula ( 500 mg ) 3 volte al giorno.
Di norma il trattamento a cicli con Acido Mefenamico deve essere limitato nell’ambito di una settimana.
Nel trattamento dei pazienti anziani la posologia deve essere rivalutata dal medico ed eventualmente ridotta.
Nei bambini oltre 6 mesi si somministrano in dosi frazionate 25 mg/Kg al giorno, per un massimo di 7 giorni; l’eccezione va fatta per i giovani pazienti affetti da artrite reumatoide idiopatica.

Effetti indesiderati - Nel corso del trattamento gli effetti indesiderati più comunemente riscontrati interessano l’apparato gastrointestinale con sintomi minori come, nausea, vomito, diarrea, costipazione, flatulenza, addome dolorante.
Nei casi più gravi, soprattutto negli anziani, si possono verificare ulcere peptiche, perforazione o emorragia gastrointestinale, a volte fatale, stomatiti ulcerative, esacerbazione di colite e malattia di Crohn.

Sovradosaggio Un sovradosaggio di Acido Mefenamico può provocare convulsioni.

Controindicazioni e avvertenze - L’Acido Mefenamico è controindicato nei pazienti che presentano alterazioni infiammatorie del tratto gastrointestinale, ulcera peptica con eventi di sanguinamento, grave insufficienza cardiaca, insufficienza renale, epatica, e in coloro che evidenziano un’ipersensibilità all’Acido Mefenamico.

L’Acido Mefenamico deve essere somministrato con cautela nei pazienti asmatici e nei pazienti con malattie gastrointestinali, come la colite ulcerosa e la malattia di Crohn, poiché queste condizioni si possono aggravare.

Come qualsiasi altro farmaco antinfiammatorio inibitore della sintesi delle prostaglandine e della cicloossigenasi, l’Acido Mefenamico è sconsigliato in gravidanza e nelle donne che intendono iniziare una gravidanza e che hanno problemi di infertilità.

Interazioni - L’Acido Mefenamico interagisce con: 1) anticoagulanti ( potenzia l’azione degli anticoagulanti, per gli anticoagulanti di tipo cumarinico è necessario controllare con frequenza il tempo di protrombina ); 2) farmaci antiaggreganti e inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina ( SSRI ) ( aumentano il rischio di emorragia gastrointestinale ); 3) corticosteroidi ( aumentano il rischio di ulcerazioni con conseguente sanguinamento ed emorragia ); 4) diuretici, Ace inibitori e antagonisti dell’angiotensina II ( riducono l’efficacia del diuretico con conseguente nefrotossicità, soprattutto in pazienti con funzione renale già compromessa ).(Xagena_2009)

Nome commerciale: Lysalgo.

Fonte: Guida all’uso dei farmaci, V Edizione.



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