Una nuova analisi dello studio KEYNOTE-A18 ha dimostrato che la combinazione di immunoterapia e chemioradioterapia aumenta la sopravvivenza globale in modo statisticamente significativo e clinicamente rilevante rispetto alla sola chemioradioterapia nel tumore della cervice uterina di nuova diagnosi, localmente avanzato ad alto rischio.
Il tumore della cervice origina dalle cellule che rivestono la parte inferiore dell'utero. Tutte le donne sono a rischio e la diagnosi è più frequente tra i 35 e i 44 anni. Ogni anno, in Italia, si stimano circa 2.500 nuove diagnosi, e quasi sempre la causa è il papillomavirus umano ( HPV ), la più frequente infezione sessualmente trasmessa. La chemioradioterapia è lo standard attuale e risulta curativa nel 60% delle pazienti. L'aggiunta di Pembrolizumab ( Keytruda ) permette la guarigione di una quota maggiore di pazienti.
Pembrolizumab è un immunoterapico anti-PD-1 già impiegato nel trattamento di diversi tumori. Sia negli Stati Uniti che nell'Unione Europea trova indicazione nel trattamento delle pazienti con tumore della cervice persistente, ricorrente o metastatico con espressione di PD-L1 maggiore o uguale a 1 in combinazione con chemioterapia, con o senza Bevacizumab; solo negli USA per il trattamento del tumore della cervice ricorrente o metastatico con progressione di malattia durante o dopo la chemioterapia con espressione di PD-L1 maggiore o uguale a 1. ( Xagena_2024 )
Fonte: The Lancet, 2024
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