Medicina dei viaggi - malaria


La malaria è una grave malattia, talvolta anche fatale, causata da un parassita.
Esistono 4 tipi di malaria, quella prodotta dal Plasmodium falciparum , oppure da Plasmodium vivax, da Plasmodium ovale, da Plasmodium malariae.
La malaria è una malattia presente in circa 100 Paesi e più del 40% della popolazione mondiale ne è a rischio.
Le aree a maggior rischio sono alcune zone dell'America Centrale, America del Sud, Repubblica Domenicana , Haiti, Africa , subcontinente indiano, SudEst asiatico, Medio Oriente, Oceania.
Negli Stati Uniti ogni anno vengono registrati 1.200 casi di malaria, nella maggior parte dei casi, viaggiatori ed immigrati. La malaria viene trasmessa da una zanzara , che inietta nel corpo umano un parassita, il plasmodio.
I sintomi della malaria comprendono: febbre , malattia simil-influenzale ( cefalea, dolori muscolari, senso di stanchezza ).
Si possono anche presentare: nausea, vomito ed ittero. I sintomi di norma compaiono 10 giorni - 4 settimane dopo l'infezione.
In alcuni pazienti i parassiti possono rimanere nel fegato per diversi mesi fino anche a 4 anni.
La diagnosi di malaria viene fatta , individuando al microscopio il parassita presente nel sangue.
I soggetti che si recano in aree ad alto rischio devono sottoporsi a profilassi antimalarica.
Il farmaco elettivo era la Clorochina, ma il diffondersi di ceppi resistenti ne ha limitato l'uso. Stanno emergendo gravi effetti collaterali con l'uso della Meflochina.
Un nuovo farmaco, l'associazione Atovaquone e Proguanil , sembra avere una minore incidenza di gravi effetti indesiderati rispetto alla Meflochina.
Un altro farmaco impiegato è l'antibiotico Dossiciclina.

Fonte: Cdc


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