Aumento del rischio di attacchi ischemici transitori e ictus tra i pazienti con linfoma di Hodgkin sottoposti a terapia radiante
Uno studio compiuto da Ricercatori del Netherlands Cancer Institute ad Amsterdam, ha esaminato il rischio a lungo termine di malattia cerebrovascolare associata all’uso di radioterapia e chemioterapia tra 2.201 pazienti che erano sopravvissuti al linfoma di Hodgkin.
Dopo un periodo di follow-up mediano di 17.5 anni, 96 pazienti hanno sviluppato malattia cerebrovascolare ( 55 ictus, 31 attacchi ischemici transitori e 10 ictus e TIA congiunti ).
La maggior parte degli eventi ischemici è risultata associata ad aterosclerosi delle arterie di grande calibro ( 36% ) o cardioembolismo ( 24% ).
Il tasso di incidenza per l’ictus è stato pari a 2.2 e 3.1 per il TIA
L’incidenza cumulativa di ictus ischemico o attacco ischemico transitorio 30 anni dopo il trattamento per il linfoma di Hodgkin è stata del 7%.
Le radiazioni a collo e mediastino sono risultate un fattore di rischio indipendente per la malattia cerebrovascolare ischemica ( hazard ratio, HR=2.5 rispetto a nessuna terapia ).
Il trattamento chemioterapico non è invece risultato associato a un aumento del rischio.
L’ipertensione, il diabete e l’ipercolesterolemia sono risultati associati a malattia cerebrovascolare ischemica, a differenza dell’abitudine al fumo e del sovrappeso.
Lo studio ha mostrato che i pazienti trattati per linfoma di Hodgkin presentano un aumento del rischio di ictus e di TIA se sottoposti a radiazione del collo e del mediastino. ( Xagena_2009 )
Fonte: Journal of National Cancer Institute, 2009