Betaistina nel trattamento delle vertigini e della malattia di Menière
I disturbi dell'equilibrio sono una delle cause più comuni di consultazione medica. Le vertigini possono derivare da malattie dell'orecchio interno o da altre patologie, come le malattie neurologiche.
La terapia delle vertigini può essere medica, chirurgica o riabilitativa e la decisione del miglior trattamento nei singoli casi si basa sulla diagnosi della malattia.
La terapia medica è una compensazione vestibolare sintomatica, patogenetica o adiuvante.
La Betaistina ( Vertiserc ) ha effetto sia sintomatico che riabilitativo grazie alla sua peculiare azione agonista su H1 e azione antagonista sui recettori H3, senza alcun effetto sui recettori H2.
Gli effetti terapeutici sono dose-dipendenti e sono conseguenti agli effetti inibitori sui nuclei e sui recettori vestibolari e a una vasodilatazione sul microcircolo cerebrale.
Evidenze sperimentali e cliniche hanno indicato che la dose più efficace è di 48 mg/die.
Le patologie vestibolari meglio trattate con la Betaistina sono la neurite vestibolare, le vertigini acute ricorrenti, la malattia di Menière, il supporto alla compensazione vestibolare ( ad esempio dopo neurectomia vestibolare ), le vertigini parossistiche posizionali correlate a cefalea e vertigini associate all'emicrania.
In conclusione, la Betaistina è uno dei farmaci più utili nel trattamento delle vertigini mostrando una bassissima incidenza di effetti collaterali anche al dosaggio di 48 mg al giorno, effettivamente considerato il più appropriato per trarre il massimo beneficio dalla terapia. ( Xagena_ 2005 )
Albera R, Otorinolaringologia 2005; 55: 115-122
Xagena_Medicina_2005