FDA: possibile rischio di suicidio con il farmaco anti-obesità Rimonabant


L’FDA ( Food and Drug Administration ) teme che il farmaco per il trattamento dell’obesità Rimonabant ( Acomplia / Zimulti ) sia associato a rischio di suicidio.

Rimonabant, che agisce bloccando i recettori degli endocannabinoidi CB1, può provocare disturbi psichiatrici, e specificatamente depressione, ansia, agitazione psicomotoria, e disturbi del sonno.

Nel corso degli studi clinici, che stavano valutando Rimonabant nella riduzione del peso corporeo, 2 pazienti si sono suicidati.
Ricercatori della Columbia University hanno informato l’FDA di una maggiore propensione al suicidio con Rimonabant rispetto al placebo ( odds ratio: 2 ).


Sono stati riscontrati 11 casi di crisi epilettiche, definite come probabili/possibili, delle quali 9 in soggetti che stavano assumendo Rimonabant.

Sono stati riportati 5 casi di sclerosi multipla ( n=3 ) o di sospetta malattia demielienizzante ( n=2 ), di cui 4 nei pazienti trattati con Rimonabant.

I dati di post-marketing hanno rivelato che i disturbi a livello del sistema nervoso, associati al Rimonabant, sono frequenti.

Circa 13.000 pazienti hanno assunto almeno 1 dose di Rimonabant negli studi clinici che sono stati completati.
Lo studio CRESCENDO, che ha già arruolato 8.000 persone con obesità addominale su 17.000 pianificate, sta valutando gli effetti del Rimonabant, rispetto al placebo, sul peso corporeo, sul colesterolo HDL, sui trigliceridi, sull’emoglobina glicosilata ( HbA1c ), e le possibili ricadute sul rischio di infarto miocardico, ictus, o morte cardiovascolare.
Lo studio CRESCENDO ha la durata di 5 anni.

Fonte: FDA, 2007

Xagena_2007