Discussione negli USA sulla sicurezza di NovoSeven


Negli Stati Uniti si è acceso un dibattito sull’impiego di un farmaco ad azione coagulante, rFVIIa ( noto anche come Fattore VII attivato ricombinante o NovoSeven ) nel trattamento delle gravi ferite emorragiche da parte dei medici militari statunitensi.

Il giornale The Sun di Baltimora ha riportato che, in Iraq, NovoSeven è stato iniettato a più di 1.000 soldati feriti.

Le Autorità sanitarie militari degli Stati Uniti raccomandano l’uso del farmaco in presenza di grave sanguinamento.

L’impiego di NovoSeven nelle ferite da trauma è criticato da numerosi centri medici civili, come il Johns Hopkins ed il Massachusetts General Hospital.

Medici militari in Germania e Stati Uniti hanno riportato inusuali e talvolta fatali casi di ictus, infarto miocardico ed embolia polmonare tra i soldati trattati con NovoSeven.

L’FDA nel dicembre 2005 ha emesso un warning riguardo ai possibili rischi di ictus e infarto miocardico con NovoSeven.
La Food and Drug Administration ha ricevuto 50 segnalazioni di casi mortali dopo somministrazione di NovoSeven.

Jawed Fareed, direttore dell’Hemostasis and Thrombosis Research Program alla Loyola University di Chicago, ritiene irresponsabile e inappropriato l’uso di NovoSeven nelle lesioni da trauma.

Fonte: Forbes, 2006

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