Tafasitamab per il trattamento del linfoma diffuso a grandi cellule B recidivante o refrattario


Tafasitamab ( Monjuvi ) in combinazione con Lenalidomide, trova indicazione nel trattamento degli adulti con linfoma diffuso a grandi cellule B ( DLBCL) recidivante o refrattario.

Circa il 40% dei pazienti con linfoma DLBCL subisce recidiva o presenta malattia refrattaria. Alcuni pazienti rispondono a più linee di terapia, mentre altri presentano malattia refrattaria rapidamente progressiva.
Più della metà dei pazienti non soddisfa i criteri di idoneità al trapianto autologo di cellule staminali ( ASCT ).

Tafasitamab è una opzione appropriata per i pazienti non-idonei ad approcci potenzialmente curativi, inclusi il trapianto autologo di cellule staminali e la terapia CAR-T.

Tafasitamab è stato approvato dalla FDA ( Food and Drug Administration ) sulla base dello studio di fase 2 L-MIND di Tafasitamab più Lenalidomide in pazienti non-idonei al trapianto autologo che avevano ricevuto da 1 a 3 regimi precedenti.
I tassi di risposta globale e risposta completa sono stati rispettivamente del 60% e del 43% e la sopravvivenza libera da progressione ( PFS ) mediana è stata di circa 1 anno.

Gli eventi avversi più comuni sono: reazioni all’infusione e mielosoppressione.

Il regime a base di Tafasitamab più Lenalidomide richiede visite frequenti, in particolare durante i primi 3 mesi e successivamente ogni 2 settimane fino alla progressione. ( Xagena_2021 )

Fonte: MorphoSys & Incyte, 2021

Xagena_Medicina_2021