Studio NEO-CESQ: il trattamento neoadiuvante con l'anti-PD-1 Cemiplimab può indurre una risposta patologica in oltre la metà dei pazienti con carcinoma squamocellulare in stadio III/IV


I risultati dello studio di fase 2 NEO-CESQ ha mostrato che il trattamento neoadiuvante con Cemiplimab ( Libtayo ), un inibitore di PD-1, può indurre una risposta patologica in oltre la metà dei pazienti affetti da carcinoma squamocellulare in stadio III/IV ( M0 ) resecabile chirurgicamente, ad alto rischio.

Il tasso di risposta patologica è stato del 52% e il tasso di risposta patologica maggiore ( MPR ) del 48% nei pazienti trattati con Cemiplimab.

Su 25 pazienti arruolati, è stata osservata una risposta patologica completa ( pCR ) in 9 pazienti ( 39% ) e una near-pCR ( assimilabile a una risposta completa ) in ulteriori due pazienti ( 9% ), mentre è stata osservata una risposta patologica parziale ( 10-50% di cellule tumorali residue ) in un paziente e non si è ottenuta nessuna risposta patologica in 11 pazienti.

Soltanto a un paziente è stato interrotto il trattamento per progressione clinica e solo due non sono stati sottoposti a intervento chirurgico.
Inoltre, sono stati osservati pochi eventi avversi correlati al trattamento e tutti di grado lieve.
Non sono stati osservati eventi avversi gravi di grado 3/4.

Tra le forme più comuni di tumore della pelle il carcinoma a cellule squamose è caratterizzato da una crescita anomala delle cellule cancerogene, in genere con un inizio della malattia in età avanzata e un’insorgenza della patologia nelle zone cutanee maggiormente esposte ai raggi UV ( ultravioletti ).

Cemiplimab.ha già dimostrato nel carcinoma cutaneo a cellule squamose localmente avanzato e/o metastatico di essere efficace.

Nello studio NEO-CESQ è stato valutato il trattamento con Cemiplimab in una fase più precoce della malattia, con un approccio perioperatorio.
In particolare, è stata valutata l'efficacia e la sicurezza di un trattamento neoadiuvante con Cemiplimab, un anti-PD-1, seguito dalla chirurgia e poi da un trattamento adiuvante, sempre con Cemiplimab, in pazienti con carcinoma squamocellulare in stadio III/IV ( M0 ) resecabile.

Lo studio NEO-CESQ ha coinvolto 25 pazienti arruolati presso sei Centri italiani in Italia nel periodo 2021-2022.

I partecipanti sono stati trattati con Cemiplimab alla dose di 350 mg ogni 3 settimane per due cicli prima dell’intervento chirurgico e per un anno intero dopo l’intervento.

L’obiettivo primario dello studio è rappresentato dal tasso di risposta patologica maggiore ( pCR più near-pCR ), mentre gli obiettivi secondari sono la sopravvivenza libera da recidiva ( RFS ), la sopravvivenza globale ( OS ), la sicurezza e l’individuazione di biomarcatori predittivi di risposta al trattamento.

Lo studio è ancora in corso e si propone ora di valutare l'impatto del trattamento perioperatorio con Cemiplimab sulla sopravvivenza libera da recidiva e sui biomarcatori. ( Xagena_2023 )

Fonte: American Society of Clinical Oncology ( ASCO ) Annual Meeting 2023

Xagena_Medicina_2023