Studio MIRASOL: Mirvetuximab soravtansine, un coniugato anticorpo-farmaco, riduce di un terzo il rischio di mortalità nel carcinoma dell'ovaio
Nello studio di fase III MIRASOL Mirvetuximab soravtansine ( Elahere ) ha ridotto di un terzo il rischio di mortalità nelle pazienti con tumore all'ovaio resistente al Platino, positivo al recettore alfa dei folati ( FRα ). Dopo oltre 30 mesi di follow-up e rispetto alla chemioterapia, la sopravvivenza globale è migliorata del 32% nelle pazienti in trattamento con Mirvetuximab soravtansine.
La sopravvivenza globale mediana è risultata pari a circa 17 mesi per il gruppo Mirvetuximab soravtansine, a fronte di poco più di 13 mesi per la coorte chemioterapia, mentre la sopravvivenza libera da progressione ( PFS ) mediana è stata di 5,6 mesi contro 4 mesi del gruppo chemioterapia.
Lo studio MIRASOL ha arruolato donne adulte con carcinoma epiteliale dell'ovaio sieroso di alto grado, resistente al Platino, esprimente FRα, localizzato alle tube di Falloppio o peritoneale primario, che avevano ricevuto da uno a tre regimi di trattamento sistemico precedenti.
FRα è considerato un marcatore di aggressività tumorale; è associato a più bassi tassi di risposta al trattamento, ed è iperespresso in circa un terzo delle pazienti con tumore maligno dell’ovaio.
Mirvetuximab soravtansine ha ricevuto l’approvazione accelerata negli Stati Uniti da parte della FDA nel 2022 e, nel 2024 ha ottenuto il via libera della Commissione Europea per il trattamento in monoterapia delle pazienti adulte con cancro epiteliale dell’ovaio, cancro della tuba di Falloppio o cancro peritoneale primitivo, positivo al recettore alfa dei folati, Platino resistente, sieroso di alto grado, che avevano ricevuto da uno a tre precedenti regimi di trattamento sistemico.
Le reazioni avverse gravi più comunemente segnalate con Mirvetuximab soravtansine sono state: polmonite (4%), ostruzione dell'intestino tenue (3%), ostruzione intestinale (3%), versamento della pleura (2%), dolore addominale (2%), disidratazione (1%), stipsi (1%), nausea (1%), ascite (1%) e trombocitopenia ( inferiore a 1% ). ( Xagena_2025 )
Fonte: Annual Meeting SGO ( Society of Gynaecologic Oncology ) 2025
XagenaMedicina_2025