Trattamento dell'ipertensione arteriosa e dell'angina pectoris: Nisoldipina


La Nisoldipina è un farmaco calcioantagonista diidropiridinico, che trova indicazione nel trattamento dell'ipertensione arteriosa e dell'angina cronica stabile.

Posologia e modo di somministrazione - All'inizio del trattamento con Nisoldipina la dose consigliata è di 10 mg al giorno, da assumere prima di colazione, la dose può essere aumentata ad intervalli settimanali, fino ad una dose massima di 40 mg al giorno. La dose di mantenimento nel trattamento dell'angina è di 20-40 mg, 1 volta al giorno.

Effetti indesiderati - Gli effetti indesiderati ascrivibili all'uso di Nisoldipina si possono verificare soprattutto all'inizio del trattamento o in caso di somministrazione di dosi elevate. La maggior parte degli eventi indesiderati sono la conseguenza dell'effetto vasodilatatorio della Nisoldipina, tra questi possiamo riconoscere: vampate, tachicardia, palpitazioni ed edema agli arti inferiori.
Meno comunemente si possono osservare tremori, mialgie, disturbi gastrointestinali come nausea e stitichezza, ipotensione, debolezza, reazioni cutanee.
Raramente invece si può assistere ad un peggioramento dell'angina, all'insorgenza di disturbi della vista e a iperplasia gengivale.

Controindicazioni e avvertenze - La Nisoldipina è controindicata nei pazienti con shock cardiogeno, con stenosi aortica, con angina instabile, in pazienti che sono stati colpiti recentemente da infarto miocardico e in casi di porfiria.
Cautela deve essere prestata alla somministrazione di Nisoldipina negli anziani, e in pazienti con ipotensione; è preferibile, al fine di non alterare il metabolismo del farmaco non assumere succo di pompelmo.
L'uso di Nisoldipina è controindicata nelle donne in gravidanza e durante il periodo dell'allattamento.

Interazioni - La Nisoldipina interagisce con : 1) Chinidina ( riduzione dell'efficacia della Nisoldipina o aumento del rischio di tossicità da Chinidina che si manifesta con aritmie ventricolari, ipotensione e scompenso cardiaco ); 2) Fenitoina ( riduzione delle concentrazioni plasmatiche di Nisoldipina ); 3) Ranitidina ( riduzione dell'efficacia della Nisoldipina ); 4) Amiodarone, Cimetidina e Ketoconazolo ( aumento della concentrazione plasmatica di Nisoldipina ); 5) Anticoagulanti orali e antinfiammatori non-steroidei (aumento del rischio di emorragie gastrointestinali ); 6) Digossina ( aumento del rischio di tossicità da Digossina che si manifesta con nausea, vomito e aritmie ); 7) Rifampicina ( riduzione dell'efficacia della Nisoldipina ).(Xagena_2009)

Nomi commerciali - Syscor

Fonte: Guida all’uso dei farmaci, V Edizione



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