Inibitori selettivi Cox-2 e rischio cardiovascolare


Una ricerca si è posta l’obiettivo di quantificare il rischio cardiovascolare e gastrointestinale degli inibitori Cox-2, rispetto ai FANS ( farmaci antinfiammatori non-steroidei ) non-selettivi.

L’analisi è stata compiuta sui partecipanti al 1999-2003 Medical Expenditure Panel Survey, un campione rappresentativo della popolazione degli Stati Uniti, i cui dati sono divenuti disponibili per la prima volta alla fine del 2006.
Il periodo osservazionale è stato di 2 anni.

L’esposizione era definita da due o più prescrizioni di Rofecoxib ( Vioxx ), Celecoxib ( Celebrex ) o un altro FANS non-selettivo nel primo anno.

L’esposizione a Rofecoxib è risultata associata a un rischio ( odds ratio, OR, corretto ) di 3.3 per l’infarto del miocardio ( p=0.01 ) e di 4.28 per l’emorragia gastrointestinale ( p=0.02 ).

E’ emerso che Celecoxib era correlato a rischio di ictus di 2.43 ( p=0.04 ) e di 4.98 per l’emorragia gastrointestinale ( p<0.001 ), mentre non era associato a un effetto statisticamente significativo riguardo all’infarto miocardico acuto ( OR=1.44; p=0.44 ).

Non è stato osservato un significativo effetto dei FANS non-selettivi su infarto acuto del miocardio ( OR=1.47; p=0.25 ) o su l’ictus ( OR=1.26; p=0.68 ), mentre è stata osservata una correlazione con il rischio di emorragia gastrointestinale ( OR=2.38; p=0.04 ).

Nel periodo 1999-2004, il Rofecoxib è risultato associato a 46.783 infarti miocardici acuti e a 31.188 emorragie gastrointestinali; il Celecoxib a 21.832 ictus e a 69.654 emorragie gastrointestinali. E’ stato stimato che entrambi i coxib potrebbero aver causato 26.603 morti.
I FANS non-selettivi erano associati a un eccesso di 87.327 emorragie gastrointestinali e a 9.606 morti nello stesso periodo.

Dallo studio è emerso che nella popolazione degli Stati Uniti le reazioni avverse da inibitori selettivi Cox-2 sono state marcate, con un importante rischio per la salute pubblica. ( Xagena_2009 )

Fonte: Drug Safety, 2009